The rules of a computer system can be bent or broken – The Matrix (1999)

Matrix

Sono passati 25 anni da quando “The Matrix” è uscito nelle sale. La dimensione cyberpunk delle sorelle Wachowski ipotizzava che un ordine superiore estraesse valore dalle attività vitali delle persone comuni per produrre energia. Neo, programmatore e hacker, scopre che il mondo è una simulazione creata dalle macchine. Agli occhi di oggi la storia mantiene i tratti dirompenti del 1999. Innanzitutto, è un tech worker l’Eletto destinato a liberare l’umanità contro la programmazione Matrix. Ciò avverrà a patto che accetti l’alleanza con Trinity e Morpheus, archetipi della ribellione.

Il film ha anticipato a fine Millennio la centralità che la tecnologia avrebbe avuto nelle nostre vite, avvolgendo Platone, Cartesio, Kant, Hume, Putnam, Baudrillard e Nietzsche nel panorama filosofico del racconto sci-fi, mentre il codice verde scorre ed esplode nella ripetizione. Morpheus rivela a Neo che, nella “realtà reale”, l’umanità creò l’intelligenza artificiale, ma questa si sviluppò fino a diventare cosciente e ostile. Quando gli esseri umani tentarono di fermare le macchine oscurando il cielo (da cui dipendevano per l’energia solare), le macchine trovarono un’altra fonte di energia: gli stessi esseri umani. Ora coltivano corpi umani in massa per estrarne energia, mantenendo le menti delle persone imprigionate in un mondo virtuale, chiamato Matrix, che simula la realtà.

«Che cos’è Matrix? È controllo». Ma proprio queste regole, così come quelle di un sistema di elaborazione dati, sono fatte per essere eluse o infrante.

The rules of a computer system can be bent or broken – The Matrix (1999)

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