La luna è cinque volte più lontana

La domanda di acqua, suolo ed energia di Microsoft, Google e Amazon è in aumento

La domanda di acqua, suolo ed energia di Microsoft, Google e Amazon è in aumento. L’IA generativa richiede enormi data center e tutta questa potenza di calcolo comporta un’immensa quantità di materie prime, acqua dolce per il raffreddamento ed elettricità per essere mantenuta in funzione, la costruzione di nuove strutture, l’impiego di cemento, acciaio e di microprocessori, che sono tra i componenti più emissivi. Lo scrive Paris Marx su Disconnect.blog.

Nel libro “Ecologia digitale”, Altraeconomia (2022) aveva dimostrato la materialità dell’ecosistema digitale: altamente energivoro, emissivo e idrovoro, consumatore di metalli rari e produttore di rifiuti. Una logica estrattivista che con medesima foga necessita ora di ogni traccia disponibile per alimentare e allenare i suoi sistemi.

Google ha rivelato che le sue emissioni sono aumentate del 48% in soli 5 anni. Lo stesso vale per Meta (+60%) e Microsoft (+30% nel 2023). La luna, come l’ha definita Smith, ovvero la rimozione dall’atmosfera di più anidride carbonica di quanta ne venga immessa entro il 2030, è diventata cinque volte più lontana rispetto al 2020. L’azienda dispone attualmente di oltre 5 gigawatt (GW) di capacità per i suoi server, una quantità superiore al consumo di elettricità di Hong Kong o del Portogallo.

Come previsto, l’oligopolio del cloud non bilancerà il profitto aziendale con la sostenibilità ambientale. Sam Altman, Elon Musk e Bill Gates sostengono, invece, che sarà la geoingegneria a mitigare gli impatti sul clima. Oltre alla difficoltà di ottenere dati accurati, ci sono evidenti lacune nelle regolamentazioni più recenti. I server fonderanno a causa della siccità, ma ciò accadrà soltanto dopo che intere popolazioni rimarranno a bocca asciutta nel deserto.

La luna è cinque volte più lontana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna su